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Centro Studi Sereno Regis

IL PREMIO GLI OCCHIALI DI GANDHI

Aggiornamento: 29 mag

L’idea che ispira il premio è quella di promuovere una cinematografia che si occupi di temi legati alla pace: la denuncia delle ingiustizie, il dialogo tra le parti, i processi di mediazione, la soluzione creativa e nonviolenta dei conflitti.

Le nostre società stanno diventando sempre più consapevoli che non c’è futuro nei conflitti che usano la violenza come soluzione, non c’è futuro nella persistenza di politiche di sfruttamento e oppressione, non c’è futuro nella discriminazione culturale, religiosa, razziale; non c’è futuro nel considerare questo pianeta e i suoi abitanti come totalmente schiavi del desiderio di dominio antropocentrico. Il destino dell’umanità è imparare a convivere armonizzando le molteplici differenze che l’esistenza terrestre ha creato: ogni tentativo di dominio è destinato al fallimento.

Il premio nasce da un’idea di Nanni Salio, storico presidente del Centro Studi Sereno Regis, subito adottata dall’allora direttore del Torino Film Festival, Gianni Amelio. Era il 2011. Da allora, da 13 anni, il premio gli occhiali di Gandhi viene assegnato all’interno delle edizioni annuali del TFF.

La giuria del premio “gli occhiali di Gandhi” 2024 è costituita da:

Enrica Capra, fondatrice nel 2004 e AD della società torinese Graffiti Film, ha prodotto documentari pluripremiati per il mercato internazionale, selezionati nei principali festival e distribuiti in tutto il mondo. Negli ultimi anni si è dedicata sempre più alla fiction, sviluppando lungometraggi (“Breaking Free”, del belga Patric Jean; “Alien Food”; “Sottosopra”, di Antonello Murgia, dal romanzo omonimo di Milena Agus) e producendo esordi promettenti come “Des Etoiles”, primo lungometraggio della francese Dyana Gaye. Con una formazione in letteratura e storia e un'esperienza come assistente alla regia in teatro, ha lavorato in precedenza come manager nel settore editoriale, per poi entrare nel team di sviluppo di una casa di produzione cinematografica italiana. È stata vicepresidente di Doc/it nel 2011-2013 ed è membro dell'EFA.


Irene Dionisio (Torino, 1986), è regista, sceneggiatrice ed artista. La sua produzione artistica include videoinstallazioni, documentari, film di finzione che hanno partecipato a numerosi festival internazionali: La fabbrica è piena (2011), Sponde (2015) e Le ultime cose (2017). È stata nominata ai Globi d’Oro e ai David Donatello e ha vinto un Nastro d’Argento Speciale per la sceneggiatura. Ha diretto per tre anni il Festival LGBTQI - Lovers - sotto il Museo Nazionale del Cinema. Nel 2020 è stata insignita del Premio Giuseppe Bertolucci per l'innovazione artistica. Attualmente sta lavorando al suo prossimo film di finzione, a un documentario e un libro.


Maddalena Merlino, piacentina, classe 1973, negli anni 2000 muove i primi passi come autrice in Rai. Come regista realizza opere sempre sospese fra finzione e realtà che la portano in festival e rassegne di tutto il mondo. Insieme a Claudio Paletto per anni cura Strane Visioni, storica rassegna di cinema indipendente all’Amantes di Torino. Dal 2020 collabora con la neonata Streeen.org, la piattaforma del cinema d’autore.





Nato in Marocco ma cresciuto in Italia, Elia Moutamid è un regista e attore cinematografico che ha fondato la sua narrazione cinematografica sul concetto dell’altro, del viaggio, dell’autoanalisi utilizzando spesso l’autoironia come registro. Nel 2017 esce il suo primo lungometraggio “TALIEN” vincitore del premio speciale della giuria al 35°TFF ed in seguito il prestigioso NASTRO D'ARGENTO DOC 2018 per la miglior opera prima, seguono poi nel 2020 “KUFID” e nel 2023 “MAKA.




Francesco Vignarca opera da venti anni nel campo della pace e del disarmo, ed è attualmente Coordinatore delle Campagne della Rete Italiana Pace e Disarmo. Lavora sui temi delle spese militari, delle società private di difesa, del procurement militare, del controllo del commercio delle armi, della riconversione industriale, della corsa agli armamenti e della proliferazione, dei percorsi verso il disarmo e la nonviolenza, svolgendo sia compiti di ricerca che di coordinamento in molte campagne promosse dal movimento pacifista italiano.




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